martedì 9 dicembre 2014

LA MINDFULNESS RIDUCE L'USO DI OPPIOIDI PER IL DOLORE CRONICO

Un team di ricercatori dell'università dello Utah gudati da Eric Garland ha sviluppato il programma MORE (Mindfulness, Oriented Recovery Enhancement) che impiega tecniche di mindfulness su pazienti con dolore cronico e assuefazione agli oppiodi utilizzati per la relativa terapia. Il cuore dell'intervento consiste nell'aiutare le persone a recuperare significato e pienezza nella vita di tutti i giorni, riscoprendone gli aspetti piacevoli e accogliendo il proprio dolore senza considerare i farmaci come l'unica strategia di fronteggiamento possibile.
Il programma unisce in maniera funzionale le ultime ricerche disponibili in materia di dipendenza, neuroscienze, psicologia positiva e mindfulness. Lo studio che presenta MORE è stato pubblicato dal Journal of Behavioral Medicine.
I pazienti hanno partecipato a dieci settimane di training applicando tecniche mindfulness-oriented per alleviare il dolore rafforzando le emozioni positive e il senso di significato e piacevolezza della vita. In pratica gli esercizi sono una rieducazione dell'attenzione a spostarsi da ciò che pare inevitabilmente tenerla in ostaggio (pensieri cupi, sensazioni fisiche sgradevoli) a piccoli dettagli piacevoli come colori, odori e consistenza di un mazzo di fiori, per esempio. I risultati della ricerca mostrano che più il cervello dei soggetti diventa attivo nel rispondere a stimoli naturali e piacevoli, più cala la richiesta di oppioidi. In sintesi educare al piacere rende piàù tollerabile il dolore.