
La realtà virtuale è una tecnologia validata da più di due
decenni di ricerca psicologica che ne ha comprovato l’efficacia e la
consistenza scientifica allo scopo di migliorare e velocizzare gli approcci
terapeutici classici. Fino a poco tempo fa questo tipo di approccio era
ristretto ai centri di ricerca e agli atenei internazionali più evoluti. Adesso
la realtà virtuale è realtà psicoterapeutica reale anche nel nostro centro,
grazie alla partnership con Psious, società catalana specializzata nello
sviluppo di ambientazioni immersive, tridimensionali e mirate al lavoro psicoterapeutico.
La realtà virtuale offre evidenti benefici nel trattamento
dei disturbi d’ansia. I nostri pazienti stanno già traendo vantaggio da questa
tecnologia che permette loro di sfruttare al massimo il tempo della seduta e di
misurare oggettivamente i propri progressi anche attraverso la rilevazione dei
livelli di attivazione e disattivazione fisiologica con specifici sensori
cutanei. Abbiamo percepito di recente un aumento di interesse verso la terapia
delle fobie, che sono patologie molto diffuse e capaci di limitare fortemente
la vita quotidiana di molte persone. La realtà virtuale rende la cura di questi disturbi più facile e
più rapida.
I disturbi d’ansia come agorafobia, claustrofobia, ansia
generalizzata, colpiscono approssimativamente il 20% della popolazione e sono
una delle principali cause di assenza dal lavoro. Questi disagi intaccano la
qualità di vita e tendono a peggiorare e generalizzarsi se non trattati in
tempi rapidi e con efficacia.
Come ci ha detto Anna, 44 anni, una paziente trattata con
realtà virtuale abbinata a biofeedback, ipnosi e psicoterapia
cognitivo-comportamentale: “Mi piacerebbe aver deciso prima di farmi curare:
avevo un’assurda paura di volare e non volevo accettare la mia condizione. Ho
evitato di salire su un aereo per quasi vent’anni, poi sono tornata a volare
nel giro di poche settimane, grazie a una terapia ultramoderna, semplice, molto
graduale e addirittura divertente. E senza farmaci”.